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Reclami
Il reclamo è la manifestazione formale di un disservizio a causa del quale sia stata negata o limitata la fruibilità delle prestazioni. I reclami possono riguardare ipotesi inerenti:
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tempi di attesa delle prestazioni sanitarie;
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presunte criticità organizzative, carenze o difformità di servizi ospedalieri ed extraospedalieri;
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lesione alla dignità della persona umana, diritto alla umanizzazione delle prestazioni sanitarie;
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diritto all’informazione sulle modalità di fruizione di servizi, prestazioni e percorsi assistenziali;
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violazione del diritto di riservatezza delle persone assistite.
Il reclamo può essere inoltrato direttamente dall’interessato o tramite parenti, affini, Associazioni di volontariato e tutela. Nel caso di reclami presentati da parenti o affini dell’utente o per il tramite di Associazioni di volontariato e tutela è necessaria l’autorizzazione dell’utente stesso ad agire per proprio conto.
I reclami dovranno essere presentati, di norma entro 60 giorni dal momento in cui l'interessato abbia avuto conoscenza dell'atto o comportamento lesivo dei propri diritti. L’amministrazione può valutare anche reclami presentati oltre tale termine, sempre che sia possibile procedere all’accertamento dei fatti.